"Resta il fatto che il livello di ambizione generale sia stato preservato, sconfessando il Governo italiano e cestinandone gli ostinati tentativi di perpetuare la vendita di veicoli inquinanti, con buona pace di Cingolani", prosegue Evi.
"Ma il quadro del nostro Paese rimane desolante, con un'Italia rappresentata da un ministro che dà man forte alle lobby, supporta apertamente Giorgetti e di fatto ostacola quella transizione ecologica che il suo ministero dovrebbe invece promuovere. Al tavolo dei negoziati difenderemo l'ambizione della proposta perché non si torni indietro, respingendo le prevedibili azioni delle lobby", conclude la nota.
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