"Il fatto che gli Stati
dell'Unione abbiano elaborato in tempi così ridotti la loro
posizione sul Certificato verde digitale è segnale importante
ma serve apportare correttivi. Da negoziatore per il Gruppo dei
conservatori europei, chiederò la modifica del ruolo attribuito
all'Oms. Un tema così importante e delicato, come stabilire
quando l'impiego del pass verde potrà essere interrotto, non può
e non deve essere lasciata ad un organismo non europeo, la cui
condotta è oltretutto molto opaca". Lo afferma
l'europarlamentare di FdI-Ecr, Nicola Procaccini, che commenta
l'accordo raggiunto oggi in seno al Consiglio Europeo sul
Certificato verde digitale.
"Molti degli argomenti proposti dagli Stati membri in fase di
negoziazione, dal rispetto del principio di non discriminazione,
alla tutela della privacy, sono del tutto condivisibili. Resto
scettico sulla proposta di una clausola transitoria che assicuri
agli Stati la possibilità di continuare ad impiegare i sistemi
in vigore per ulteriori sei settimane dall'entrata in vigore del
Certificato. Il rischio è che venga svilito il valore effettivo
di questo strumento".
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