"Ritengo che i numeri più significativi per comprendere l'impatto di Galileo siano due: il primo è che il 50% delle app che usiamo funzionano solo grazie ai dati di posizionamento, anche se spesso non ce ne rendiamo conto; il secondo è che il 10% del Pil europeo arriva da servizi connessi a Galileo e gli altri servizi di navigazione satellitare", ha rilevato da Da Costa facendo il punto sul programma Galileo.
Sui motivi dell'ampliamento del centro del Fucino, De Costa ha detto inoltre che, "con miliardi di utenti del sistema di navigazione satellitare dell'Unione Europea in tutto mondo e il suo ruolo centrale per lo sviluppo sostenibile dell'UE, è essenziale mantenere e sviluppare l'efficienza e l'affidabilità del sistema Galileo".
Il nuovo edificio del Centro di Controllo Galileo, dove sono presenti 30 sale di controllo, garantirà la capacità di poter rispondere alle sempre crescenti esigenze di un sistema che in pochi anni è arrivato ad essere usato da oltre 2 miliardi di utenti in tutto il mondo. "Disporre di un'infrastruttura di terra solida - ha aggiunto - e affidabile non è un'opzione ma un obbligo, soprattutto tenendo conto delle responsabilità specifiche sulla sicurezza del sistema. L'ampliamento che festeggiamo oggi rappresenta un passo fondamentale in questa direzione. Galileo si sta evolvendo, nell'arco di un mese lanceremo altri due nuovi satelliti e l'anno prossimo saranno resi disponibili nuovi servizi".
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