ANCONA - "La nostra capacità di spesa e la nostra potenzialità amministrativa e burocratica non è 'maglia nera'", ma "è 'in linea con le altre Regioni'". Così il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, parlando con i giornalisti sull'ultimo posto assegnato alle Marche per capacità di spesa dei fondi Fesr. Secondo Acquaroli si tratta di "un dato fortemente viziato da un contributo aggiuntivo dato in ritardo rispetto alla programmazione della Comunità Europea e legato alla ricostruzione sismica. Se le risorse sono arrivate negli anni 2017 e 2018, è difficile computarli nella programmazione di un settennio che era partita nel 2013 e doveva finire nel 2020".
Arrivando "nella parte finale, la capacità di spesa, soprattutto in un tema come quello della ricostruzione post sisma 2016 che tutti conosciamo per le lungaggini, per i ritardi e per le difficoltà di approccio complessivo che si sono evidenziate finora, è difficile computare tutte queste risorse in una programmazione che doveva terminare nel 2020" ha insistito il governatore. Acquaroli ha ricordato che le Marche sono state oggetto, nel settennio 2013-2020 "di contributi aggiuntivi dovuti al sisma del 2016, avvenuto "nel bel mezzo della programmazione europea": "le risorse che l'Ue ci ha dato più tardi vanno ad impattare sulla classifica e questo rende la nostra regione l'ultima" per capacità di spesa.
"Se dovessimo sottrarre queste risorse dal computo, avremmo una posizione mediana rispetto alla nostra possibilità e capacità di spesa. Questo non ci rende né tranquilli né soddisfatti - ha sottolineato -, però sarebbe giusto, più chiaro e più trasparente, raccontare tutta questa vicenda, totalmente anche per rendere giustizia ai nostri uffici, alla nostra organizzazione".