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Da Napoli al Parlamento europeo, noi cittadini il motore dell'Europa

Indiveri, avvocato 29enne, bisogna insegnare diritto Ue nelle scuole

Redazione ANSA

STRASBURGO -  "Il motore dell'Europa siamo noi cittadini poiché spesso chi ci rappresenta non porta qui le nostre istanze, o meglio le riporta male o in maniera non dettagliata". Così Francesco Indiveri, avvocato napoletano di 29 anni e uno dei duecento cittadini che hanno composto il quarto panel della Conferenza sul futuro dell'Europa in che si è svolto questo fine settimana negli uffici del Parlamento europeo a Strasburgo. Sul tema della migrazione, che era l'argomento al centro del panel, Indiveri ha sottolineato come "non tutti sappiano che l'Unione Europea stanzi parecchi fondi per l'accoglienza in Italia.

Purtroppo queste informazioni sono riportate dalle persone che ci rappresentano e che per accattivarsi delle preferenze dicono che questi fondi provengono dalle tasse di noi italiani e non da da fondi Ue". Indiveri ha poi spiegato che per ovviare alla cattiva informazione sull'Ue la soluzione migliore sarebbe "insegnare diritto europeo e diritto internazionale sin dalla scuola e non solo all'università". Sull'andamento della conferenza l'avvocato ha poi espresso il desiderio che "si ripeta questo esperimento anche nelle nostre singole nazioni, nei parlamenti delle singole nazioni cosi da portare le nostre voci anche nelle nostre piccole realtà".

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