A quasi un anno di distanza dal
rave che si è svolto ad Argelato, nel Bolognese, tra il 23 e il
25 aprile, il questore di Bologna, Isabella Fusiello, e Rodolfo
Santovito, comandante provinciale dei Carabinieri di Bologna,
hanno diffuso i risultati dell'attività istruttoria svolta in
sinergia tra la divisione anticrimine della Polizia e la
compagnia di San Giovanni in Persiceto dei Carabinieri. In
tutto, sono state eseguite 43 misure di prevenzione - di cui 36
fogli di via dal comune di Argelato per chi risiede fuori dal
territorio e 7 avvisi orali per chi è residente in zona - e sono
state denunciate, a vario titolo, 946 persone per invasione di
terreni ed edifici e disturbo della quiete pubblica.
"Si tratta della prima volta di una misura del genere in
Emilia-Romagna - ha detto Fusiello - Sono misure emesse in tempi
brevi che dovrebbero costituire da deterrente per un'ulteriore
partecipazione ad altri rave". La festa illegale si era svolta
in un ex zuccherificio, un'area di oltre 300 metri, e i
partecipanti, provenienti da molte regioni del Paese e anche
dall'estero, erano circa 5mila. Le forze di polizia (in quei
giorni molti agenti erano impegnati al Gran Premio di Imola)
erano intervenute in seguito alla richiesta di intervento
immediato da parte della sindaca di Argelato, Claudia Muzic.
Santovito ha sottolineato che per l'occasione sono stati
impiegati oltre 100 carabinieri e ha spiegato come si tratta di
una "misura di tutela del territorio particolarmente
qualificata". Una volta arrivati sul posto, i carabinieri hanno
mediato con l'organizzatore (al quale hanno sequestrato
l'impianto di riproduzione della musica) e Santovito ha
ricordato che "c'è stata ottima e proficua attività di
mediazione" e che "appena arrivati abbiamo creato delle vie
libere di percorrenza che sarebbero state utilizzate per altri
contingenti in arrivo e anche i per mezzi di soccorso. Tutto si
è svolto bene ed è stato assicurato il deflusso senza problemi".
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