"Sana Slow Wine Fair ha avviato un nuovo percorso nella storia di Bologna Fiere - ha affermato Gianpiero Calzolari, presidente di Bologna Fiere - frutto anche dell'esperienza nell'ambito del biologico e della sostenibilità. Abbiamo aperto i nostri padiglioni ai protagonisti di un mondo vitivinicolo che guarda al futuro con coscienza e impegno".
La fiera, infatti, ha rappresentato un'occasione d'incontro dal punto di vista commerciale, ma anche di riflessione e dibattito sui valori che legano operatori del settore e appassionati. Tra i temi affrontati il contrasto alla crisi climatica: si è parlato della necessità di abbassare l'impronta idrica nella produzione del vino e dell'importanza di preservare la vitalità del suolo per combattere fenomeni dannosi come l'erosione, il dilavamento e l'impoverimento della vita biologica.
Incontri anche sul tema del paesaggio e sul ruolo sociale che svolgono le cantine, dai progetti di condivisione dei macchinari alla crescita culturale dei territori grazie al coinvolgimento delle popolazioni locali. "Ora che i protagonisti si sono finalmente incontrati e confrontati - ha concluso Giancarlo Gariglio, coordinatore della Slow wine coalition - abbiamo più strumenti e maggiore consapevolezza per affrontare le sfide del futuro del mondo del vino".
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