“I sistemi agroalimentari sono vittime e carnefici del cambiamento climatico, infatti la produzione di cibo porta nell’atmosfera fino al 37% delle emissioni globali di gas serra, quindi da una parte produrre cibo li inquina, dall’altra molto spesso i cambiamenti climatici impattano in agricoltura. Qui però siamo pronti a dare un messaggio di speranza, perché se riusciamo a portare i sistemi agroalimentari entro i limiti ambientali, riusciamo a ridurre i conflitti, le emissioni e a portare del cibo adeguato e nutriente per tutti”. Lo ha detto Ludovica Principato, docente i marketing all’Università Roma Tre, a margine del convegno ‘1991-2021: Trent’anni di attività con lo sguardo al futuro’, organizzato all’Università Cattolica di Cremona dalla Fondazione Istituto Danone.
“Oggi proponiamo 4 proposte di giovani ricercatori in diversi ambiti, dall’economia, alla scienza alimentare, alla medicina, che ci portano un messaggio di speranza - ha aggiunto Ludovica Principato -. Ad esempio sull’importanza della nutrizione come prevenzione per diverse malattie non trasmissibili come il cancro e alcune patologie in ambito cardiovascolare. Poi abbiamo l’importanza anche economica di assicurare un cibo nutriente per tutti: produrre in modo sostenibile aumenta le rese e diminuisce le emissioni. Infine, è importante adattarci alle condizioni e ai contesti specifici, penso alle diete sane e sostenibili che fanno bene a noi all’ambiente ma devono essere adattare alle tradizioni culturali e culinarie delle diverse persone”.
In collaborazione con:
Fondazione Istituto Danone Italia