"Oggi le superfici infestate sono quadruplicate e i territori dei comuni interessati cresco di giorno in giorno (Ottana- Lei- Orotelli- Silanus - Dualchi - Sedilo- Bolotana - Orani- Sarule- Olzai- Sorradile- Nughedu Santa Vittoria - Noragugumese - Oniferi - Illorai - Esporlatu - Burgos - Bottida - Bono - Anela - Bultei e Benetutti), ben 22 Comuni interessati". L'Agenzia regionale Laore e l'Università di Sassari sono impegnate nella mappatura dei nidi delle cavallette "ma a mancare - afferma Tore Piana del Csa - è stata la Regione con i due assessorati competenti, quello alla dell'Ambiente e quello all'Agricoltura, il primo per non essere intervenuto tempestivamente con azioni di disinfestazioni alle prime schiuse delle uova, e il secondo per i forti ritardi e per l'assenza a oggi degli accrediti dei ristori agli agricoltori e allevatori. Non ci spieghiamo e non capiamo le motivazioni di questi ritardi da parte dei due assessorati, dopo 4 anni dalla comparsa delle prime cavallette, segnalate puntualmente alle autorità regionali. Come Centro Studi Agricoli chiediamo al presidente della Regione, che dichiari pubblicamente le motivazioni di questi ritardi e in assenza di risposte valuteremo la possibilità di inoltrare una segnalazione alla Procura della Repubblica competente per territorio, per capire se ci sono state responsabilità nella gestione dell'emergenza cavallette - dichiara il presidente del Centro Studi Agricoli - Oggi riceviamo decine di segnalazioni, da parte di allevatori disperati che a causa dell'infestazione delle cavallette, non possono pascolare i loro animali e non possono produrre foraggi". Per questo motivo il Centro Studi Agricoli sollecita i sindaci dei territori interessati dall'invasione di cavallette "di richiedere lo stato di calamità da inoltrare alla Regione per attivare misure di disinfestazioni e di ristori".
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