Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

A Roma torna 'Beviamoci Sud', i grandi vini del Meridione

A Roma torna 'Beviamoci Sud', i grandi vini del Meridione

Tante le eccellenze da gustare per addetti e 'wine lovers'

ROMA, 12 maggio 2022, 15:15

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA
L'agenzia Riserva Grande e gli esperti Andrea Petrini e Luciano Pignataro promuovono la quarta edizione di 'Beviamoci Sud', evento dedicato ai grandi vini del Sud Italia. Una manifestazione, in programma sabato e domenica all'hotel Villa Pamphili, volta a promuovere esclusivamente aziende rappresentative delle varie aree vitivinicole del Sud d'Italia che vogliano mantenere uno standard qualitativo di alto livello. E' quindi un'occasione unica, per appassionati wine lovers e operatori del settore, di poter degustare le eccellenze vinicole di un territorio culla di grandi vini dalla personalità inconfondibile e intrisi di storia. Il Sud Italia è un'area ricchissima di vitigni nativi, 'terroir' diversi, climi e tradizioni vinicole ben distinte, che vanta una predilezione naturale per la coltivazione di vitigni autoctoni da sempre, come Nero d'Avola, Gaglioppo, Maglioppo, Cesanese, Greco Bianco, Primitivo, Aglianico, Nerello Mascalese, Cannonau, Malvasia Puntinata, Susumaniello, Bombino, Carricante, Fiano, Falanghina, solo per citarne alcuni. Territori da considerarsi per la viticoltura a pieno titolo 'felix', pur con le dovute differenze, fin dall'antichità più remota, grazie alla vocazione di suoli, pedoclima e posizione geografica. Oltretutto, tra i vini di queste terre ce ne sono di derivanti da suoli vulcanici, ricchi di fosforo, magnesio e potassio, dotati di freschezza, complessità e sapidità uniche. Sono, quelle del Sud Italia, zone sulle cui coste approdarono Fenici e Greci portandosi dietro vitigni pregiati, diventati patrimonio del Sud stesso. Ma anche luoghi che, poi, prima gli Etruschi e poi i Romani resero celebri perché associati ai grandi vini del tempo, presenti sulle tavole della nobiltà che contava e resi degli status symbol ante litteram, ovvero i Falernum, Caecubum, Taburnum raccontati da Plinio il Vecchio e Virgilio. In seguito tale patrimonio si è arricchito dei vitigni introdotti grazie alle successive dominazioni avvenute nel corso dei secoli: si pensi ai vitigni giunti da Francia e Spagna, assieme ad Angioini, Aragonesi, Borbone. Ed ecco spiegato il segreto del successo di questi vini.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza