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Olio Evo sostenibile, la filiera chiede un'etichetta ad hoc

Per 1 consumatore su 2 la sostenibilità è bussola per scegliere

Redazione ANSA ROMA
(ANSA) - ROMA, 23 MAG - Qualità e sostenibilità devono andare di pari passo quando si parla di Olio extravergine d'oliva. Per aiutare a orientare il consumatore, la filiera e gli esperti chiedono un'etichettatura nazionale. Questo il messaggio che arriva dal convegno "Extravergine e Sostenibilità" organizzato a Roma, alla presenza dei rappresentanti di tutta la filiera.

Un consumatore italiano su 2, secondo i dati emersi da una ricerca dell'Università di Roma Tre, ritiene che la sostenibilità sia una bussola per orientare i propri acquisti.

Spesso sono però confusi su cosa significhi il termine, che limitano alla tutela ambientale, mentre la sostenibilità riguarda anche aspetti sociali, economici e nutrizionali. Oltre la metà dei 1.500 intervistati ritiene che le informazioni in merito alla sostenibilità dell'Olio Evo non siano sempre facili da trovare. Se un Olio Evo di qualità e sostenibile fosse certificato da un'etichetta unica, ciò equivarrebbe a una garanzia. Sul fronte della comunicazione c'è una confusione invece - ha spiegato Giovanni Mattia, professore presso la Facoltà di Economia di Roma Tre - che mostra la necessità di creare una cultura e un'educazione su questo campo".

Nasce per rispondere a questa richiesta il lavoro interdisciplinare di oltre tre anni che ha coinvolto 6 università Italiane sono nate le "Linee Guida per la valutazione e la comunicazione della sostenibilità degli oli da olive italiani", presentate oggi al ministro dell'Agricoltura e della Sovranità Alimentare Francesco Lollobrigida.

"La competitività della nostra filiera oleicola non può più reggersi unicamente sulla qualità intrinseca del prodotto, ma va sostenuta da un approccio che, coniugando modernità e tradizione, si sviluppi sull'asse della sostenibilità", precisa Ettore Capri, professore all'Università Cattolica del Sacro Cuore. Per questo, "è necessario che tutta la filiera, from farm to fork, converga su un'unica certificazione della Sostenibilità dell'Olio Extravergine di Oliva", spiega Giovanni Zucchi, amministratore delegato dell'Oleificio Zucchi e promotore del progetto. "L'olio d'oliva italiano - conclude Zucchi - si candida oggi a diventare su questo un modello di riferimento".

(ANSA).

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