(ANSA) - ROMA, 10 FEB - "Con AgriCAT, la società costituita il 21 luglio 2022, abbiamo attivato una struttura organizzativa snella con procedure informatiche idonee per consentire agli agricoltori la denuncia dei danni catastrofali. Dal 2023 al 2027 ci sarà una disponibilità di 350 milioni di euro l'anno per risarcire gli agricoltori". Lo ha detto il presidente di Ismea, Angelo Frascarelli, intervenuto al XV convegno gestione rischio in agricoltura ad Assisi. In un quadro di progressiva riduzione delle coperture catastrofali, ha precisato il direttore generale di Ismea, Maria Chiara Zaganelli, il nuovo Fondo AgriCAT assume un ruolo strategico per la stabilizzazione dei redditi di tutte le aziende agricole come confermato anche dagli esiti della sperimentazione 2022.

Il Piano di Gestione del Rischio in Agricoltura 2023 (Pgra), sottoscritto dal ministro proprio nelle scorse ore, come ha detto Mauro Serra Bellini della direzione sviluppo rurale Masaf, ha introdotto la semplificazione delle combinazioni dei rischi assicurabili per le produzioni vegetali e l'innalzamento dell'aliquota dal 65% al 70% per le polizze indicizzate. Sul fronte dei fondi di mutualità sono state aggiornate le combinazioni di rischi proteggibili, è stata introdotta la preventiva approvazione della modalità di rilevazione del 'trigger event' e infine la grande novità del Fondo AgriCAT.

Come ha detto il direttore di Asnacodi, Andrea Berti, con il Fondo "si apre un nuovo percorso che deve coinvolgere tutti gli attori della filiera per attivare un cambio di approccio, anche attraverso una partnership pubblico-privata". Il co-direttore generale di Ania, Umberto Guidoni, ha precisato che "affinché il Fondo abbia un effetto volano sul sistema delle coperture agevolate è necessario che i diversi strumenti operino in perfetta sinergia". Infine il capo dipartimento, politiche europee ed internazionali dello sviluppo rurale del Masaf, Giuseppe Blasi, ha ricordato il lungo percorso che ha portato all'approvazione del Pgra in conferenza Stato-Regioni e quindi a dare il via al Fondo in Italia, primo Paese che ha attivato questo nuovo sistema attenzionato da tutti gli Stati europei.