ROMA - Nessun allungamento di scadenza per il latte fresco italiano. L'ipotesi che ha visto sin da subito la protesta dei produttori locali viene scongiurata definitivamente anche dal Ministero delle Politiche Agricole, come ribadito in una risposta ad una interrogazione svoltasi stamattina al Senato. E' quanto spiega in una nota il Sottosegretario alle Politiche Agricole, Giuseppe L'Abbate.
Le complicazioni nei consumi comportate dall'epidemia Covid-19, si legge nella nota, "avevano paventato l'allungamento della scadenza del latte fresco pastorizzato dal sesto giorno successivo a quello del trattamento termico sino al dodicesimo giorno. Le perdite nel canale ho.re.ca (hotel, ristorazione, bar) e delle esportazioni sempre più difficoltose, in parte coperte dalla grande distribuzione organizzata e dai negozi di vicinato, hanno comportato un crollo, da taluni ritenuto ingiustificato, del prezzo al litro pagato agli allevatori. Da qui l'ipotesi dell'allungamento della scadenza del latte fresco italiano".
"Il latte fresco italiano è un'eccellenza unica in Europa, vanto nazionale invidiato anche da altri Paesi - dichiara il Sottosegretario alle Politiche Agricole, Giuseppe L'Abbate - Si tratta di un prodotto facilmente deperibile la cui qualità è garantita non solo attraverso i severi disciplinari di produzione che ne preservano le qualità organolettiche ma anche mediante costanti verifiche sulla tracciabilità. Non è, pertanto, in discussione l'apporto di alcuna modifica alla legge n. 204 del 2004".