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Mappato il cimitero delle antiche stelle della Via Lattea

Mappato il cimitero delle antiche stelle della Via Lattea

Espulso circa un terzo dei loro resti

12 ottobre 2022, 14:17

Redazione ANSA

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La Via Lattea (fonte: NASA/JPL-Caltech) - RIPRODUZIONE RISERVATA

La Via Lattea (fonte: NASA/JPL-Caltech) - RIPRODUZIONE RISERVATA
La Via Lattea (fonte: NASA/JPL-Caltech) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Realizzata la prima mappa del 'cimitero' della Via Lattea, dove si trovano i resti di antiche stelle massicce esplose come supernove e trasformate in buchi neri o stelle di neutroni: questa sorta di catacomba ha un'estensione pari a tre volte l'altezza della galassia e il 30% degli oggetti in essa contenuti ne sono stati poi espulsi. Lo indica lo studio pubblicato sulla rivista Monthly Notices of the Royal Astronomical Society da un gruppo di astronomi dell’Università di Sydney, in Australia.

Scovare questi resti compatti di stelle morte è stato difficile per due motivi: innanzitutto perché la loro distribuzione è cambiata con l'evoluzione della galassia, poi perché è stato necessario considerare che i buchi neri e le stelle di neutroni possono essere spinti ad alta velocità (fino a milioni di chilometri all'ora) e in direzioni casuali dalla forza dell’esplosione della stella che li ha generati, finendo ai margini della galassia o perfino nello spazio intergalattico.

 

La Via Lattea e il suo cimitero stellare a confronto, fotografati nel visibile (fonte: Università di Sydney) 

Usando simulazioni al computer, i ricercatori hanno modellato le posizioni iniziali di milioni di stelle massicce nella Via Lattea primordiale, determinando dove potrebbero essere finiti i loro resti. La mappa che ne è derivata mostra una forma decisamente insolita, priva dei caratteristici bracci a spirale della Via Lattea. Vedere questa mappa "è stato un po’ uno shock, non mi aspettavo un cambio di forma così radicale", ammette Sanjib Sharma, tra gli autori della ricerca.

"La cosa più forte che abbiamo scoperto con questo studio - aggiunge il collega Peter Tuthill - è che anche nei paraggi del nostro Sole potrebbero esserci questi visitatori spettrali. Da un punto di vista statistico, il residuo stellare più vicino a noi dovrebbe trovarsi a soli 65 anni luce di distanza, più o meno nel nostro cortile stellare, in termini galattici".

 

In alto la Via Lattea com appare oggi, in basso come appariva nei primianni dalla sua formazione (fonte: Università di Sydney)

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