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Echi luminosi da altri otto buchi neri della Via Lattea VIDEO

Echi luminosi da altri otto buchi neri della Via Lattea VIDEO

Utili a mappare l'ambiente circostante, ora si possono ascoltare

09 maggio 2022, 13:51

Redazione ANSA

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Aumentano da 2 a 10 i buchi neri della Via Lattea che producono echi di raggi X (fonte: A. Simonnet - Goddard Space Flight Center, NASA) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Aumentano da 2 a 10 i buchi neri della Via Lattea che producono echi di raggi X (fonte: A. Simonnet - Goddard Space Flight Center, NASA) - RIPRODUZIONE RISERVATA
Aumentano da 2 a 10 i buchi neri della Via Lattea che producono echi di raggi X (fonte: A. Simonnet - Goddard Space Flight Center, NASA) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Salgono da 2 a 10 i buchi neri della Via Lattea che, mentre divorano gas e polveri di stelle, emettono raggi X che rimbalzano creando echi luminosi: gli otto nuovi esemplari sono stati individuati grazie alla 'Macchina del riverbero', un nuovo strumento di ricerca automatizzato in grado di esaminare i dati satellitari alla ricerca di segnali. Gli echi saranno utili per mappare l'ambiente attorno ai buchi neri e per capire meglio la loro evoluzione: lo indica lo studio pubblicato su The Astrophysical Journal da un team internazionale guidato dal Massachusetts Institute of Technology (Mit), che in un progetto collaterale ha anche tradotto gli echi di raggi X in suoni udibili.



"Vediamo nuovi segni di riverbero in otto sorgenti", afferma l'astrofisica Jingyi Wang del Mit. "I buchi neri hanno una massa che va da 5 a 15 volte la massa del Sole e sono tutti all'interno di sistemi binari con stelle normali, di piccola massa, simili al Sole". Sebbene siano rari, questi echi possono dirci molto sull'ambiente che circonda i buchi neri. La luce può essere analizzata (sia dall'esplosione iniziale che dall'eco) per misurare lo spazio tra il buco nero e la polvere del disco di accrescimento, secondo un principio simile all'ecolocalizzazione usata dai pipistrelli per individuare le prede e muoversi nell'oscurità.

Gli echi possono anche essere usati per studiare come il disco di accrescimento del buco nero e la sua corona (la regione di elettroni caldissimi tra il bordo interno del disco di accrescimento e l'orizzonte degli eventi) cambiano mentre il buco nero si 'alimenta'.

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