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Imbuti spaziali dalla forza di gravità enorme

Redazione ANSA

Previsti dalla relativita' di Einstein i buchi neri sono oggetti dalla forza di gravita' enorme al punto che qualunque cosa che vi passa pericolosamente vicino viene catturata e 'ingoiata'. Si immagina che questi oggetti nascano dalla morte di stelle molto grandi, almeno sette volte il Sole, che esplodono come supernovae. Il nucleo della stella collassa sotto il proprio peso fino a concentrarsi in un unico punto, chiamato appunto buco nero. Questi oggetti si trovano quindi in uno stato fisico sconosciuto e non emettendo radiazione sono oscuri, risultando invisibili. Dal momento che non emettono radiazione di alcun tipo, questi oggetti non possono essere studiati direttamente.
   Tuttavia, spiegano gli esperti dell'Istituto nazionale di Astrofisica (Inaf) esistono delle evidenze indirette dell'esistenza dei buchi neri. Se un buco nero fa parte di un sistema binario di stelle, esso strappa il gas piu' esterno della compagna e lo risucchia. Questo gas si mette in rotazione, formando un disco attorno al buco nero, che ruota anch'esso sul proprio asse; la materia contenuta nel disco pian piano cade dentro al buco nero. Durante la caduta, la materia raggiunge altissime temperature ed emette raggi X: ed e' proprio attraverso questa radiazione che un buco nero può essere rivelato.
   Si immagina che questa sorta di giganteschi imbuti spaziali possano ingoiare tutto ciò che hanno intorno invece, sottolineano gli esperti, l'attrazione gravitazionale che questi oggetti esercitano sui corpi vicini dipende dalla distanza: solo se questa si riduce in modo eccessivo un corpo viene catturato.

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