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Fari cosmici per studiare l’universo

Redazione ANSA

Le supernovae sono fra le maggiori emissioni di energia dell'universo, cosi' luminose da essere visibili a grandissime distanze.
Sono esplosioni di stelle di massa molto grande giunte alla fine della loro evoluzione, oppure la conseguenza  della collisione fra due stelle che orbitano l’una intorno all’altra in un sistema binario. Le esplosioni di supernovae sono tra i fenomeni più violenti del cosmo e si distinguono in due grandi famiglie: le supernovae del tipo I e del tipo II.
Sono esplosioni di una luminosità così intensa, durante le quali gli strati esterni della stella vengono espulsi alla velocità di migliaia di chilometri al secondo, riempiendo lo spazio circostante di idrogeno ed elio  e dando origine a nubi di polveri e gas. Comprimendo il gas che si trovava nelle vicinanze della stella, l’esplosione puo’ dare origine alla formazione di nuove stelle.
In tutto il mondo sono in corso ricerche sulla possibilita’ di utilizzare le supernovae per misurare l'universo. Queste gigantesche esplosioni cosmiche sono infatti utilizzate dagli astrofisici come ‘’fari cosmici’’con i quali ottenere le misure precise delle distanze nel cosmo e per comprendere perche' l'universo si sta espandendo.

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