(ANSA) - PORDENONE, 18 SET - Le domande dei ragazzi mi
sembrano figlie di una curiosità più pura: i bambini non hanno
paura di cambiare idea, noi invece sì". Ne è convinta la
giornalista Francesca Mannocchi, a Pordenonelegge per presentare
"Lo sguardo oltre il confine. Dall'Ucraina all'Afghanistan, i
conflitti di oggi raccontati ai ragazzi" (De Agostini). Il libro
è dedicato agli adolescenti e molti erano infatti i ragazzi in
sala.
"Scrivere per ragazzi significa prendere una materia
complessa per definizione come quella dei conflitti e delle
crisi e semplificarla ma senza banalizzarla. Quando provo a
spiegare a un bambino o a un giovane cosa significhi essere uno
sfollato, chiedo un esercizio di immaginazione: prova a
figurarti che devi uscire dalla tua cameretta per non tornare
mai più e puoi portare via una cosa soltanto. Oppure prova a
immaginare di vivere in un campo profughi: un bagno da vivere
con cento persone, il che significa che puoi ammalarti solo
perché ti scappa la pipì o che la sera non puoi andare in bagno
perché è troppo lontano dalla tua tenda". (ANSA).