L’educazione all’igiene contribuisce in modo sostanziale a frenare la diffusione del Covid-19. Certi comportamenti, come il lavarsi ripetutamente le mani, sono ormai entrati nel nostro vissuto quotidiano, ma quello che prima era considerato solo un comportamento virtuoso, viene oggi supportato anche da una ricerca realizzata dall’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, pubblicata tra l’altro sulla rivista scientifica Acta Biomedica1.
Lo studio, che ha visto il coinvolgimento di Napisan, marchio leader nel campo dei prodotti per l’igiene, si è svolto durante la seconda ondata epidemica (autunno 2020) su un campione di 140 scuole elementari della Lombardia e dimostra come l’incidenza delle infezioni da Covid nelle classi coinvolte in un percorso di educazione all’igiene, sia stata inferiore del 14% rispetto alla media regionale per bambini della stessa età. L’incidenza di casi Covid-19 registrata in questi istituti è infatti stata di 643 casi su 100.000, contro 747 casi su 100.000 registrati, invece, in regione Lombardia.
“Questa ricerca ha portato dei risultati che sono preliminari, ma significativi rispetto all’opportunità di fare educazione sanitaria e all’igiene nei contesti scolastici, a partire dai bambini che sono i soggetti più sensibili ai messaggi educativi” commenta la professoressa Anna Odone, ordinario di Igiene all’Università di Pavia. Mentre il professor Carlo Signorelli, ordinario di Igiene e direttore della Scuola di Specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva, che ha coordinato i lavori, spiega che non bisogna sottovalutare il fatto che la scuola possa ancora essere un focolaio del virus “perché i contatti sono più stretti e, se non si prendono le dovute precauzioni, le occasioni di infezione sono maggiori. Soprattutto, per quanto riguarda la scuola materna e primaria, abbiamo a che fare con una popolazione non vaccinata, nella quale si è visto che il virus continua a circolare”.
Alla base della ricerca, il progetto ‘Igiene Insieme’, attraverso il quale Napisan ha fornito ai 140 istituti scolastici coinvolti, una serie di materiali educativi e informativi, attività da realizzare in classe per promuovere comportamenti virtuosi, ma anche corsi di formazione per insegnanti e, soprattutto, la fornitura gratuita di prodotti sanitari, utili all’igienizzazione delle mani e delle superfici. “Con questo progetto Napisan si fa portavoce del fatto che l’igiene non sia più una questione privata, ma una responsabilità sociale” ha aggiunto Ludovica Codecasa, head of purpose Council & External Affairs di Reckitt, multinazionale proprietaria del marchio Napisan.
In collaborazione con:
Reckitt Benckiser