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Italiani promuovono Ssn e uno su 4 lo ritiene un'eccellenza

Indagine Ipsos, 52% considera sanità priorità su cui investire

Roma ANSAcom

Oltre 7 italiani su 10 esprimono un parere positivo sul Servizio Sanitario, sia a livello nazionale che regionale, mentre per un italiano su 4 la valutazione è di assoluta eccellenza. E' quanto emerge dall'indagine 'Priorità e aspettative degli italiani per un nuovo Ssn' realizzata da Ipsos e presentata oggi all'edizione 2021"Inventing for Life Health Summit", l'evento promosso da Msd Italia che vede riuniti all'Auditorium parco della Musica i rappresentanti delle istituzioni, società scientifiche, clinici, industria farmaceutica e associazioni di pazienti. L'indagine ha coinvolto mille italiani tra i 18 e i 75 anni, intervistati a settembre 2021. Per il 52% di loro la sanità è considerata l'area prioritaria su cui concentrare gli investimenti, seconda solo al lavoro (59%) e ancora più urgente della transizione climatica (22%), dell’istruzione (16%) e della digitalizzazione (11%). Inoltre, 8 italiani su 10 riconoscono l'importanza dello sforzo di ricerca e sviluppo dell'industria farmaceutica nella lotta al Covid-19, ritengono che possa rappresentare un volano per la ripresa dell'economia italiana nell'epoca post pandemia. L'indagine conferma fiducia nelle vaccinazioni come strumento di salute. Almeno il 42% degli intervistati ha dichiarato di essersi imbattuto in una notizia falsa relativa ai vaccini ma nonostante questo, la percezione resta positiva: 8 italiani su 10 sono concordi nell’affermare che le vaccinazioni salvano la vita. "La pandemia - ha dichiarato Nicoletta Luppi, presidente e amministratore delegato di Msd Italia - ha messo ancor più in luce come la salute sia una determinante fondamentale della crescita e dello sviluppo di un Paese. La parola chiave deve essere 'ripartenza', che non potrà che essere 'per tutti'. Nessuno deve essere lasciato indietro, quale che sia la sua età, il suo genere, la sua residenza, il livello di benessere".

"Bisogna spingere - ha precisato l'ex ministro della Salute Beatrice Lorenzin, deputata Pd in Commissione Bilancio della Camera - per un finanziamento ordinario più cospicuo del Servizio sanitario nazionale, invece ho visto che nella Nota di aggiornamento al DEF è previsto dal 2023 un ritorno al 6,1% del Pil. E' vero che il Pil è cresciuto ma siamo comunque sotto la proporzione che vediamo in altri paesi europei".
Tra i nodi da ripensare per il post Covid, condividono gli esperti, quello della governance della spesa farmaceutica, oggi basata su una norma del 2008 non più adeguata alle innovazioni arrivate in questi anni. Da questo punto di vista "credo sia necessario - ha precisato Antonio Misiani membro della commissione bilancio del Senato - un ripensamento complessivo che trovi un nuovo punto di equilibrio tra la necessità di garantire la sostenibilità finanziaria della spesa farmaceutica pubblica e l'opportunità di dare certezze agli operatori così come garantire ai cittadini l'accesso ai farmaci di ultima generazione".
Tra gli attori principali in gioco, vi sono i medici di famiglia, il cui ruolo è stato messo sotto i riflettori durante la pandemia e che saranno ancor più centrale nel post pandemia, che necessiterà il recupero di tante prestazioni sanitarie e screening non erogati in questo anno e mezzo. L'emergenza sanitaria legata al Covid, ha detto Silvestro Scotti segretario generale della Federazione Italiana dei medici di medicina generale, "ha evidenziato la necessità di una evoluzione dei modelli di presa in carico del paziente, soprattutto in caso di patologie croniche o di fragilità. Questo comporta la necessità di potenziamento della medicina del territorio ,nella quale il medico di medicina generale rimane il primo interlocutore del cittadino".
Centrale è poi puntare sulla formazione di una cultura dell'innovazione. Come abbiamo visto con le tante fake news circolate in questo anno e mezzo di pandemia, "bisogna insegnare alla popolazione - secondo Antonio Gaudioso, presidente dell'Assemblea dei Soci Cittadinanzattiva - anche a selezionare le fonti di informazione per avere un'informazione corretta e completa".
Con la pandemia, ha sottolineato Alessio D'Amato, assessore Sanita' alla Regione Lazio, "la salute è tornata a essere considerata una priorità per il Paese, così come l'ambiente a cui è strettamente legata. Questi sono tra le missioni del Piano nazionale di ripresa e resilienza, ma sono anche temi che devono essere trasversali a tutte le politiche".

In collaborazione con:
MSD

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