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Grazie all’arte un progetto per “raccontare” l’Hiv

A partecipare all'iniziativa Gilead 5 creativi under-40

Roma ANSAcom

Grazie all’arte si può contribuire a creare consapevolezza sul tema dell’Hiv. È questo uno degli obiettivi della terza edizione del progetto “Together we can stop the virus”, promosso dall’azienda farmaceutica Gilead e che passa attraverso una 'Call for artists' lanciata lo scorso dicembre. E’ una edizione tutta particolare quella di quest’anno, anche per i 40 anni della scoperta dell’Hiv: i vincitori avranno la possibilità di vivere in una “Residenza artistica”, con una formazione tecnica, teorica e pratica, sulla realtà aumentata. La giuria è formata da esperti e dalle associazioni di pazienti e ha selezionato i 5 vincitori tra le oltre 40 candidature pervenute. La sfida lanciata agli artisti è quella di raccontare i 40 anni di HIV con la propria sensibilità e la propria cifra stilistica facendosi guidare in questo percorso dalle suggestioni delle associazioni di pazienti, dalle case studies sugli artisti che per primi, a partire dagli anni Novanta, hanno raccontato l’Hiv, quando il virus era un tabù.
«Nella storia dell'arte contemporanea l’Italia ha un ritardo nell’idea di usare l’arte come strumento di sensibilizzazione a importanti temi sociali. In particolare il tema dell’Aids, che per esempio in America ha una lunga tradizione di attivismo e anche di rappresentanza nei musei, in Italia ha visto pochissimi lavori. Per cui il progetto 'Together we can stop the virus' è stata l’occasione di mettere in contatto l’arte contemporanea con un tema così importante. L’arte, non utilizzando le parole ma solo le immagini, ha il potere di andare a colpire direttamente l’emotività delle persone trasmettendo messaggi anche molto profondi. Progetti artistici di questo tipo hanno sicuramente un futuro e la capacità di rendere in qualche modo il mondo migliore», afferma Ilaria Bonacossa, direttrice di Artissima, curatrice artistica del progetto.
Nella rosa dei vincitori, la grafica e illustratrice Lisa Pizzato, Giulia Tolino, che ha lavorato nel campo dei videogiochi. Poi Marco D’Ambrosio (alias Adam Tempesta) illustratore e grafico, il duo di graphic designer Allegria Bulgaria (composto da Arianna Di Betta e Cecilia Piazza) e Raffaele Lasciarrea che per l’Accademia di Belle Arti di Brera ha realizzato una piattaforma multimediale che indaga il rapporto tra arte e tecnica. Per maggiori informazioni è possibile visitare il sito www.hivstopthevirus.it.

In collaborazione con:
GILEAD / OMNICOM

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