Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

All'esame dell'Ema il monoclonale che ritarda il diabete nei bimbi

All'esame dell'Ema il monoclonale che ritarda il diabete nei bimbi

I medici: 'Si apre una nuova era'. In Aula il pdl per gli screening

ROMA, 23 maggio 2023, 09:54

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

E' in fase di revisione dalle autorità di regolamentazione dei medicinali nell'Unione Europea il primo farmaco in grado di ritardare dai 3 ai 5 anni l'insorgenza del diabete di tipo 1 nei bambini. L'approvazione, pochi mesi fa negli Stati Uniti, di anticorpo monoclonale al cui sviluppo ha contribuito la ricerca italiana ha aperto la strada ad il suo utilizzo anche in Europa. Come individuare i pazienti che possono averne benefici è stato uno dei temi affrontati al convegno della 'Panorama Diabete', in corso Riccione.

In Italia sono circa 180.000 le persone con diabete di tipo 1, malattia che toglie dai 10 ai 15 anni all'aspettativa di vita e costringe a una terapia insulinica quotidiana. L'immunoterapia con teplizumab è stata approvata dalla statunitense Fda per rallentare la distruzione di β-cellule e apre la strada alla necessità di uno screening mirato a identificare i soggetti a cui applicare questa terapia per ritardare la malattia: ovvero la presenza di almeno due auto anticorpi circolanti nel sangue e la presenza di una condizione di prediabete, ovvero alti tassi di zucchero nel sangue.

Per i diabetologi "si apre una nuova era, sia dal punto di vista scientifico che di quello della sanità pubblica". Per la prima volta, chiarisce Lorenzo Piemonti, direttore del Diabetes Research Institute dell'Irccs Ospedale San Raffaele, "abbiamo la possibilità di intervenire in una fase precoce, prima che compaia la malattia clinica. Si tratta di una delle novità più importanti nel campo". Intanto nell'Aula della Camera è iniziata la discussione su una proposta di legge "che introduce per la prima volta al mondo lo screening per il diabete pediatrico: un primato che metterebbe l'Italia all'avanguardia", sottolinea Piemonti.
 "Dopo circa 30 anni di studi e trial - conclude il presidente eletto della Società Italiana di Diabetologia, Raffaella Buzzetti - si è arrivati a un monoclonale capace di dilazionare l'insorgenza della malattia. Questa approvazione offre nuovo entusiasmo, dopo anni di attesa, nella ricerca per prevenire o addirittura curare il diabete tipo 1". 
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza