La mobilità del futuro si costruisce lungo due assi principali sostenibilità e innovazione tecnologica. Se per gli automobilisti al primo posto ci sono ancora sicurezza e costi e così sono le aziende ad avere in mano il pallino. Pirelli con il suo centro Ricerca & Sviluppo di Milano, a cui si affiancano altri 12 centri nel mondo, rappresenta il principale laboratorio e Piero Misani, vice presidente e responsabile R&D e Cyber ci apre una finestra sui macrotrend da seguire.
E' prima di tutto il concetto di mobilità a essere cambiato: il carsharing, la micromobilità hanno spostato il focus su efficienza e affidabilità rispetto alla prestazione, condizionando anche chi produce pneumatici. La ricerca poi sposta il suo orizzonte ancora più in là, guardaalle smart city e alla guida autonoma.
Per Pirelli il progetto Cyber ha già la sua prima applicazione. Per la prima volta al mondo, una vettura monta in primo equipaggiamento un sistema composto da un sensore in ognuno dei pneumatici che raccoglie informazioni fondamentali per la sicurezza di guida e da un software integrato nell’elettronica dell’auto. È la McLaren Artura,presentata questa settimana, una supercar ibrida che produce un flusso di informazioni vhe in parte vengono visualizzate sul cruscotto e sul display centrale, altre utilizzate dai sistemi elettronici del veicolo per calibrare i messaggi di allerta in base alle caratteristiche specifiche della gomma e anche al suo stato. Anticipa così il futuro del pneumatico, capace di fornire alle auto il senso del tatto, in grado di individuare o anticipare situazioni potenzialmente pericolose come la perdita di grip e l’acquaplano, consentendo così all’elettronica della vettura di intervenire prontamente. Il passo successivo vedrà i pneumatici connessi in rete, con gli altri veicoli e con l’infrastruttura stradale. Già nel novembre del 2019 Pirelli è stata la prima azienda al mondo del settore pneumatici a condividere su rete 5G informazioni relative al manto stradale rilevate da pneumatici intelligenti dotati di sensori, presentando a Torino lo use case “World-first 5G enhanced ADAS (Advanced Driver Assistance Systems) services”.
Un sistema in evoluzione continua che diventerà fondamentale parallelamente alla crescita del livello di autonomia delle auto. Infatti, la capacità che oggi ha il guidatore di percepire le condizioni di aderenza date dal tipo di fondo stradale e dalle condizioni meteo dovrà essere assolta dai pneumatici e l’auto potrà rallentare se l’asfalto è rilevato viscido, adeguare i controlli elettronici per aumentare la sicurezza e, con la connettività fra veicoli, avvisare le altre auto a guida autonoma di un potenziale pericolo imminente. Un vero e proprio senso tattile offerto dall’unico punto di contatto fra vettura e strada, i pneumatici.
In collaborazione con:
Pirelli