"Il problema non è quale combustile,
il problema per noi era quale motore. Il nostro obiettivo era
mantenere in vita l'endotermico. L'elettrico sarà certamente la
strada prevalente in Europa ma era importante che non fosse
esclusiva e che comunque non lo si decidesse oggi. Bisognava
invece oggi dire che il motore endotermico sopravviverà. Questo
significa salvare anche le componenti che servono per realizzare
la macchina endotermica". Così il ministro delle Imprese e del
made in Italy, Adolfo Urso, intervenendo all'iniziativa di
Federmeccanica e Fiom, Fim e Uilm sull'automotive, rimarcando
che l'Italia "si è assunta la responsabilità di riaprire nell'Ue
un dibattito pragmatico sullo stop ai motori endotermici. Serve
una operazione verità sui costi della transizione ecologica, che
non sarà un pranzo di gala, ma una vera e propria rivoluzione
industriale". Perché "nel contempo apriremo una vertenza sul
costo ambientale dell'elettrico", ha aggiunto.
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