Un piano straordinario per
l'edilizia, più trasparenza e una commissione d'inchiesta e
sospensione delle tasse universitarie. Sono le rivendicazioni
degli studenti universitari di Cagliari, riuniti in assemblea
permanente nell'Aula Capitini, dopo le proteste avvenute in
seguito al crollo dell'edificio di via Trentino, nella facoltà
di Studi Umanistici.
In un manifesto approvato, dopo il corteo che ha visto sfilare
centinaia di persone dal Rettorato a Sa Duchessa, gli studenti
chiariscono: "il crollo dell'aula Magna e dell'aula Vardabasso
non è un'imprevedibile catastrofe ma il frutto di decenni di
tagli all'istruzione e di politiche su misura di aziende che non
mettono al centro il diritto allo studio e gli interessi degli
studenti".
"La mancata garanzia di spazi sicuri non può giustificare un
nuovo ritorno alla Didattica a Distanza che non garantisce in
modo eguale un pieno accesso alle attività universitarie a tutti
- spiegano gli studenti nel documento - La Dad rappresenta anche
un ostacolo per le persone neuro-divergenti. La soluzione
suggerita nel manifesto è la didattica mista (presenza+online)
con la garanzia di strutture idonee per tutti gli studenti e le
studentesse. Riteniamo sia del tutto ingiustificato continuare a
pagare tasse proibitive per migliaia di studenti, anche alla
luce dei tagli ai servizi degli ultimi due anni di pandemia".
Infine chiedono all'amministrazione "spazi più sicuri e adeguati
per lo studio e per la didattica, anche per chi all'università
lavora tutti i giorni".
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