Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Scuola: studio, 76% ragazzi fa dad su telefono

Scuola

Scuola: studio, 76% ragazzi fa dad su telefono

Cittadinanzattiva Lazio, 80% scuole si limita a videolezioni

ROMA, 06 aprile 2021, 08:16

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Solo il 10% delle classi delle superiori starebbe funzionando in DaD per tutto l'orario scolastico; quasi l'80% delle famiglie si è dotata di una buona od ottima connessione ma resta un 20% che non hanno una connettività adeguata alle esigenze della Didattica a Distanza o ne sono del tutto prive.
    E sono sempre i ragazzi e le ragazze quelli che pagano pesantemente la situazione: il 76% fruisce della DaD tramite lo smartphone, la metà non ha una stampante. I dati arrivano dal Rapporto sulla Scuola ai tempi del Covid 2021 realizzato da Cittadinanzattiva Lazio ed effettuato ad un anno di distanza dal Rapporto 2020 in cui l' organizzazione civica tentò di capire capire come il mondo della scuola avesse reagito alla pandemia e alla difficile situazione organizzativa che ci si era trovati di fronte.
    Classi pollaio che si dividono a seconda dell'organizzazione scolastica in DAD o in presenza; DAD che si riduce, spesso, a tele-lezione; problemi di connessione alla rete e problematiche extrascolastiche hanno tratteggiato - evidenzia lo studio - l'anno scolastico 2020-2021.
    I guai in realtà derivano dal passato se è vero che già prima della pandemia solo una scuola su dieci svolgeva attività specifiche 'a distanza' come Elearning, con webinar e software appositi.
    Con l'arrivo della pandemia solo una scuola su dieci ha potuto contare su una infrastruttura digitale preesistente e solo un altro 10% è riuscita ad introdurre 'in corsa' attività digitali propriamente dette, mentre l'80% delle scuole si è limitata alle videolezioni. Inoltre in un 20% di classi i docenti usano diversi strumenti digitali. "I dati raccolti ad un anno dall'inizio del Lockdown e dell'alternanza di riaperture e chiusure che ha seguito raccontano una scuola che non riesce ad andare oltre la lezione frontale, offrendo quasi esclusivamente la Videolezione, e delle famiglie che appaiono a dir poco frastornate, se non perplesse", commenta il segretario regionale di Cittadinanzattiva Elio Rosati. Il monitoraggio "La Scuola ai tempi del Coronavirus - Marzo 2021" promosso da Cittadinanzattiva Lazio Onlus ha visto l'adesione di oltre 900 cittadini (911) dal 12 al 27 marzo 2021.
    Le adesioni sono arrivate principalmente da genitori o nonni (58,7%) e docenti (26,4%), ma anche da alunni della scuola secondaria di II grado (2,2%), educatori (1,2%), non docenti (3,4%) e dirigenti (0,7%).
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza