"Ripercorrere i fatti drammatici
dello sterminio e della persecuzione ebraica, attraverso le
testimonianze dei sopravvissuti, le attività didattiche e
coinvolgendo gli studenti vuole dire preservare e tramandare la
nostra identità collettiva. Vuol dire, anche e soprattutto,
educare i più giovani al rispetto e sensibilizzarli a una
cultura di tolleranza e integrazione, creando le basi per una
cittadinanza più responsabile, attenta e consapevole. Per questo
desidero complimentarmi per il vostro progetto in cui avete
messo impegno, passione ed entusiasmo facendo rete tra più
classi e più istituti, in una collaborazione preziosa di idee
per ripercorrere la storia e ricercare la verità". Lo ha detto
la ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina nel messaggio agli
studenti in apertura dell'iniziativa 'Proiettiamo sui muri la
storia delle pietre di inciampo'.
Il format ha coinvolto classi delle scuole superiori di
Chieti, Bologna e Parma e prevede podcast e videomapping su
edifici nelle città per ripercorrere la storia delle vittime
delle deportazioni e dei campi di sterminio nazisti.
"Non solo memoria, ma anche verità. Una verità - ha aggiunto
Azzolina - documentata e portata alla conoscenza di ciascuno,
attraverso le vite e i nomi dei deportati impressi sulle pietre
d'inciampo che sono e restano presidi di una memoria diffusa nel
tessuto sociale e sociale. Queste Pietre facciamole brillare
oggi, domani, sempre".
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