Avrebbero messo in atto un
tentativo di estorsione ai danni di un'aspirante candidata al
consiglio comunale imponendole di rinunciare a presentarsi in
una lista avversaria.
Sette misure cautelari sono state emesse dal Gip del tribunale
di Paola su richiesta della Procura, nei confronti di
altrettante persone con l'accusa di tentata estorsione,
corruzione, falso e abuso d'ufficio.
In particolare, due persone sono finite in carcere, altre due
sono state poste ai domiciliari, un funzionario del Comune è
stato interdetto dalle sue funzioni e per le altre due, sono
stati disposti obblighi di presentazione alla polizia
giudiziaria. Tra i soggetti coinvolti nell'inchiesta anche un ex
consigliere comunale ed un consigliere in carica del Comune di
Longobardi.
I fatti risalgono alle consultazioni comunali del 2019
tenutesi a Longobardi, comune sulla costa tirrenica cosentina.
Secondo quanto ricostruito dalle indagini, gli indagati, tra cui
l'ex amministratore e quello in carica, avrebbero messo in atto
il tentativo di estorsione ai danni di una donna alla quale era
stato imposto di rinunciare a presentare la propria candidatura
in una lista avversaria rispetto a quella sostenuta dagli
indagati. Nel corso delle indagini sono emersi anche episodi di
corruzione aventi ad oggetto la promessa di voti, in cambio di
favori e intercessioni presso gli uffici del Comune.
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