Supporto psicologico e allo studio,
possibilità
di proroga dell'anno accademico, aumento degli spazi a
disposizione per le studentesse e per gli studenti,
aggiornamento della 'carriera alias', con lo scopo di garantire
alle studentesse e agli studenti in transizione di genere
la possibilità di vivere in un ambiente di studio
sereno, installazione di distributori di assorbenti e
preservativi gratuiti, regolamento contro le molestie,
istituzione di un Centro antiviolenza e Consultorio all'interno
degli spazi Universitari per garantire il diritto alla salute
anche alle studentesse e gli studenti fuorisede, agevolazioni
per una mobilità studentesca sostenibile. Sono le richieste che
i rappresentanti e le rappresentanti di Link Sapienza, Prisma e
Taboo, rispettivamente collettivo LGBTQIA+ e di genere della
Sapienza, presenteranno alla rettrice dell'Università "Sapienza"
di Roma, Antonella Polimeni.
"Il diritto alla salute è un tassello centrale per poter
garantire davvero il diritto allo studio e a
partire dalle ripercussioni dal punto di vista psicologico che
la pandemia ha causato,
crediamo sia necessario avere nel nostro Ateneo uno sportello di
counseling accessibile a tutti, che sia gratuito, pubblicizzato
e seguito da professioniste e professionisti specializzate nelle
questioni di genere e LGBTQIA+. Inoltre, riteniamo necessario
che "Sapienza" si doti di un Consultorio e un Centro Sanitario
Universitario per garantire anche alle studentesse e agli
studenti fuorisede la possibilità di accedere a servizi medici
di base a Roma, senza dover rinunciare alla propria residenza
sanitaria", dicono Lucia Scaldarella e Thomas Clist, in
rappresentanza del Collettivo di genere Taboo e del Collettivo
LGBTQIA+ Prisma nella delegazione dalla rettrice. Gli studenti
chiederanno poi alla rettrice di approvare per l' Ateneo la
proroga dell'anno universitario, oltre a garantire l'apertura
degli appelli straordinari. "Ad oggi - dice Francesco Monastra,
rappresentante in Commissione Didattica di Ateneo per Link
Sapienza continua il rappresentante Monastra - le postazioni
studio offerte dalla Sapienza sono circa 8.000, decisamente
insufficienti rispetto alle 120.000 iscrizioni che conta.
Chiederemo alla Rettrice di aprire nell'immediato aule studio e
nuovi spazi anche nei quartieri limitrofi alla città
universitaria per favorire socialità e confronto in piena
sicurezza,
oggi più che mai necessari al corpo studentesco".
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