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Rifiuti: Amiu, 90 mln di investimenti in quadriennio

Scarpino da discarica diventa un sistema di impianti

GENOVA ANSAcom

"Per chiudere il cerchio della raccolta dei rifiuti nel genovesato attraverso una struttura più moderna e flessibile Amiu investirà oltre 90 milioni di euro nel quadriennio 2021-2024, per il 2021 il nostro punto di partenza di questo 'new deal' è stato il Contratto di Servizio con la Città metropolitana di Genova che ha portato Amiu ad ampliare il bacino di utenza servita in 31 Comuni". E' il piano d'investimenti sintetizzato dal presidente di Amiu Pietro Pongiglione durante la presentazione dei risultati ottenuti dall'azienda nel 2021.
"Sono 31 i Comuni del genovesato che con il nuovo contratto hanno potuto usufruire di servizi su misura: come gli ecovan, le isole ecologiche mobili, la messa 'in rete' di tutti i centri di raccolta, - continua Pongiglione - oppure gli open day o le giornate ambientali di distribuzione del materiale per la raccolta differenziata, o ancora che la produzione di nuovi depliant e materiale informativo e naturalmente la riorganizzazione del servizio in senso generale con l'introduzione di personale e di un parco mezzi nuovo e ambientalmente più sostenibile".
Pongiglione conferma che i lavori di costruzione del nuovo impianto Tmb (trattamento meccanico biologico) a Scarpino stanno andando avanti nonostante l'emergenza covid e annuncia che Amiu sta redigendo un progetto definitivo per insediare il nuovo biodigestore di Genova a Scarpino attraverso le risorse del Pnrr. "Scarpino non è più una discarica, è un sistema di impianti, si sta trasformando nel fiore all’occhiello della nostra azienda. - evidenzia il presidente di Amiu - Purtroppo ha ancora una nomea che non piace tanto alla gente, ma è diventato un 'sistema' molto sofisticato con diversi impianti all'interno. Il Tmb in corso di costruzione è l'impianto che mancava nel genovesato e ci consentirà di chiudere il cerchio svolgendo l'ultima attività sul rifiuto prima del recupero definitivo o dello smaltimento in discarica nella quantità minore possibile. Il biodigestore ci consentirà di chiudere ulteriormente il cerchio". Il primo – e al momento ancora unico – impianto di produzione di biometano da gas da discarica su scala industriale in Italia, costruito e gestito da Asja, su concessione di Amiu, è entrato in esercizio a Scarpino a fine 2020 e da allora ha già immesso oltre 2 milioni di metri cubi di biometano nella rete di trasporto Snam: a regime l'impianto produrrà 5,5 milioni di metri cubi di biometano l'anno, utili a soddisfare il fabbisogno di quasi 3.700 famiglie, con un risparmio pari a 4.510 tonnellate di petrolio.
Ma le scelte di Amiu sono tecniche e politiche. Così Pongiglione annuncia: "La gestione unitaria della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti in Liguria, per un bacino regionale che è la metà della città di Milano, è sicuramente una cosa dovuta pur in un territorio vasto e complicato. Amiu è pronta e disponibile a mettere in campo le sue competenze in attesa delle scelte politiche". "Il gruppo Amiu è diventato e vuole diventare sempre più un'azienda metropolitana, vuole guardare avanti e candidarsi in altri Comuni della Liguria. - spiega Pongiglione - Ma non dipende solo da noi, dato che la programmazione normativa a livello regionale deve ancora disegnare quello che probabilmente sarà un 'ambito unico'. Non è scontato che ci sia un unico gestore operativo in Liguria, ma probabilmente ci sarà una regia unica, un progetto che vediamo molto bene perché la frammentazione della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti non aiutano a sviluppare il ciclo".

In collaborazione con:
Amiu Genova

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