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Guardiani della Natura: Huawei e WWF a difesa oasi protette

Alla Tenuta Astroni il bilancio dei primi tre mesi del progetto

NAPOLI ANSAcom

Oltre mille segnalazioni in tempo reale di possibili attività illecite in tre oasi WWF, quasi 300.000 registrazioni di suoni legati alla natura e 15 azioni intraprese, come quella che nel cratere degli Astroni ha portato al sequestro di un impianto acustico illegale per la cattura di fauna selvatica. Sono i risultati dei primi tre mesi del progetto promosso da WWF Italia e Huawei ''Guardiani della Natura'', avviato presso le oasi WWF e le riserve naturali dello Stato di Astroni, Burano e Orbetello.I risultati sono stati presentati oggi alla Tenuta Astroni nel corso di una conferenza stampa. ''La tecnologia può offrire un contributo enorme alla risoluzione di problematiche globali complesse e urgenti come la protezione dell’ambiente e la conservazione della biodiversità - spiega Wilson Wang, Ceo di Huawei Italia - Siamo da tempo impegnati in progetti di sostenibilità e inclusione in tutto il mondo tramite il nostro programma Tech4All. Siamo quindi molto soddisfatti di essere riusciti a introdurre in Italia un modello efficace in grado di contribuire alla tutela del ricco patrimonio naturale del Paese''. Le oltre 300.000 registrazioni audio provenienti dalle oasi coinvolte, effettuate dai dispositivi ''Edge Audiomoth'', insieme ai dati dei Guardian, consentiranno uno studio senza precedenti della biodiversità in ambienti mediterranei, in collaborazione con gli esperti del centro interdisciplinare di Bioacustica del dipartimento di Scienze della Terra e dell’Ambiente dell’Università di Pavia. ''Il paesaggio sonoro è la diretta espressione della vitalità, ricchezza e biodiversità di molti ambienti naturali - commenta Gianni Pavan, professore di Biacustica ed Ecoacustiva all’università di Pavia - esso rappresenta una componente essenziale di molti ecosistemi nei quali gli animali hanno evoluto complessi sistemi di comunicazione, di ecolocalizzazione e di percezione dell’ambiente grazie al suono''. Huawei e WWF hanno unito le forze per salvaguardare la biodiversità di alcune riserve naturali dello Stato gestite dall'associazione, quella di Astroni in Campania e di Orbetello e Burano in Toscana, attraverso l'utilizzo di dispositivi, cloud e intelligenza artificiale, secondo il modello realizzato in collaborazione con il partner tecnico Rainforest Connection. L'iniziativa ha previsto l'installazione, tra agosto e settembre, di due tipi di dispositivi: i cosiddetti ''Guardiani della Natura'', in grado di registrare i suoni fino a 3 km2 di distanza e inviare allarmi in tempo reale alle guardie WWF; quelli denominati ''Edge Audiomoth'' lavorano invece offline, immagazzinando i suoni di questi ecosistemi al fine di condurre successivamente studi finalizzati allo studio e conservazione della biodiversità. ''La biodiversità è minacciata a livello globale - sottolinea Marco Galaverni, direttore Programma e Oasi di WWF Italia - da attività umane illegali perpetuate ai danni della fauna selvatica e degli habitat naturali. Ma l'utilizzo di tecnologie innovative, che stiamo sperimentando per la prima volta in Italia attraverso la collaborazione con Huawei e Rainforest Connection, ci ha consentito finalmente di meglio tutelare la natura italiana e di approfondire la conoscenza della sua biodiversità''. A portare i saluti istituzionali il capo della segreteria tecnica del Ministero per la Transizione Ecologica, Renzo Tomellini; il vicepresidente della Regione Campania Fulvio Bonavitacola; il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani.

In collaborazione con:
Huawei

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