Con il voto favorevole della
maggioranza (29 si), quello contrario dei Cinquestelle (4) e
l'astensione di centrodestra e Insieme per il Futuro (10 in
tutto gli astenuti), il Consiglio regionale della Campania ha
approvato il disegno di legge in materia di "disposizioni in
materia di semplificazione edilizia, di rigenerazione urbana e
per la riqualificazione del patrimonio edilizio esistente".
Il provvedimento, composto di sette articoli, è diretto ad
introdurre in Regione Campania disposizioni di semplificazione
amministrativa in materia edilizia e una disciplina stabile
orientata a ridurre il consumo del suolo, promuovendo interventi
di rigenerazione urbana e di riqualificazione del patrimonio
edilizio esistente in luogo di creazione di nuovo edificato.
"Una serie di agevolazioni - ha sottolineato il relatore
della norma, Luca Cascone (de Luca Presidente) introducendo la
discussione - di cui beneficeranno tanti operatori economici,
cittadini e anche tanti comuni".
"Un intervento legislativo - ha rimarcato l'assessore
regionale all'Urbanistica Bruno Discepolo - che non vuole essere
un surrogato del testo unico nazionale. Ma una legge che
consente di continuare a fare interventi già autorizzati da 15
anni e che non mi sembra abbiano portato a devastazioni del
territorio".
A sostegno del provvedimento è intervenuto il presidente
della Regione Campania Vincenzo De Luca: "Interveniamo su una
materia che è parte della nuova legge urbanistica della Regione
Campania e che sarà coerente rispetto al testo che approveremo.
Abbiamo deciso di intervenire perché i tempi della legge
urbanistica non sono brevi, necessitando di un confronto con
tutte le parti. Ma la situazione sociale in cui ci troviamo ci
ha convinto della necessità di anticipare in piena coerenza con
l'orientamento della legge urbanistica che faremo".
De Luca è entrato nel merito del provvedimento: "Anticipiamo
una serie di interventi e andiamo a mettere ordine a una serie
di incentivi. Si fa un'operazione di grande tutela ambientale,
prima che di incentivo economico. Di tutela del suolo libero e
delle zone agricole. Tuteliamo in questo modo la Regione dalla
consumazione di altro suolo e si fa un'operazione di grande
respiro ambientale sull'uso di energia alternativa, dai pannelli
fotovoltaici agli incentivi per il risparmio energetico. Poi -
aggiungo - è un incentivo all'imprenditoria e a quelli che
vogliono investire attraverso la sburocratizzazione delle
procedure. Interveniamo anche per eliminare le barriere
architettoniche, per consentire un miglioramento dal punto di
vista sismico e sui sottotetti. Rimane sul fondo il tema
dell'abusivismo su cui abbiamo parlato chiaro e non abbiamo
nulla da aggiungere". "Anche in questa discussione - ha
proseguito De Luca rivolgendosi all'opposizione - c'è un residuo
ideologico che nel nostro Paese ha avuto la capacità di
paralizzare la trasformazione urbana. Osservo che stiamo dando
ai comuni poteri di decisione: lo abbiamo fatto per i rifiuti e
per la gestione delle acque, lo facciamo per l'urbanistica. I
comuni - ha concluso il governatore - potranno decidere le aree
inedificabili e di non attuare le opportunità previste dalla
legge. E' una legge, non le tavole del Signore, se necessario
interverremo per apportare delle modifiche, ma intanto partiamo
con l'economia urbana".
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