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Più fondi per compostaggio, nel 2026 primo impianto Napoli

Ok Ministero su spostamento 7 milioni, presto il bando

(di Francesco Tedesco) (ANSA) - NAPOLI, 28 MAR - Dopo un lungo stop per l'inflazione e i tempi burocratici, Napoli riparte per la costruzione dell'impianto di compostaggio a Napoli Est, nella zona tra Ponticelli e San Giovanni a Teduccio. C'è infatti l'ok del Ministero dell'Ambiente allo spostamento di 7 milioni dell'Fsc (Fondi per lo Sviluppo e la Coesione) già assegnati alla Campania, che li aveva destinati all'Impianto di trattamento della frazione organica nel Comune di Teora. Queste risorse si aggiungono ora ai 33,6 milioni assegnati per l'impianto di Napoli: ai complessivi 40,6 milioni se ne aggiungono altri 10 della Regione per un nuovo bando che dovrebbe partire nei giorni di Pasqua. In base al documento del ministero, infatti, devono passare dieci giorni prima che la Regione ufficializzi al Comune di Napoli la disponibilità dei nuovi fondi da usare per il bando: dal 6 aprile, quindi, i fondi saranno utilizzabili e il bando di costruzione partirà nei giorni successivi, con il progetto esecutivo già pronto.
    Il nuovo impianto di compostaggio nell'area di Napoli Est sarà grande 72.000 metri quadrati e smaltirà 35.000 tonnellate di umido l'anno. L'impianto farà compostaggio con recupero di biometano. Le difficoltà burocratiche e di inflazione hanno rallentato lo sprint per la costruzione dell'impianto, pensato per contribuire allo stop di esportazione costosa di una ampia parte dei rifiuti organici prodotti ogni anno dalla città di Napoli che nel 2022 ha raggiunto circa 50.000 tonnellate. "Dopo un complesso iter istruttorio - ha commentato Fulvio Bonavitacola, vicepresidente con delega all'ambiente della Regione Campania - il Ministero dell'ambiente si appresta a dare l'assenso al finanziamento suppletivo per 7 milioni per coprire aumenti di costi previsti per la realizzazione dell'impianto.
    L'impegno della Regione per Napoli est, in collaborazione con il Comune di Napoli, punta alla realizzazione del primo impianto al servizio della differenziata nel capoluogo, un impianto strategico a livello regionale, che rientra nel più vasto programma per l'impiantistica di compostaggio su cui la Regione ha investito oltre 200 milioni di euro, anche per ottenere un'ulteriore riduzione della sanzione europea già ridotta di 1/3 nei mesi scorsi". Attualmente la Campania paga infatti 80.000 euro al giorno della multa Ue inflitta 8 anni fa dopo la crisi rifiuti, che è stata già ridotta per i passi avanti della Regione rispetto alla cifra iniziale di 120.000 euro al giorno.
    Il via al bando porterà rapidamente al via della costruzione e si stima che l'impianto di compostaggio a Napoli possa essere pronto nel 2026. Asia, l'azienda del Comune di Napoli che si occupa dei rifiuti, ha già spiegato ai cittadini che non ci sarà un negativo impatto ambientale e sta preparando anche il progetto per un secondo impianto di trattamento dell'umido a Napoli: "Guardiamo sempre avanti - spiega Domenico Ruggiero, amministratore unico di Asia - perché Napoli al 2022 ha prodotto circa 50.000 tonnellate all'anno di rifiuti umidi e la proiezione porta verso le 100.000 all'anno. E' già in programma la costruzione di un secondo impianto in Via del Riposo che è risultato tecnicamente valido ma non è ancora finanziato. Ora aspettiamo che ci sia la prevista rivistazione del Governo sui progetti di impianti presentati da Roma e Napoli". Il primo impianto di Napoli parteciperà anche alla gara nazionale per rientrare nei fondi previsti per un pagamento maggiore rispetto al prezzo del mercato del biogas che verrà prodotto dal trattamento dell'umido e fornito alla rete Snam. Ruggiero intanto sottolinea che l'impianto non avrà alcuna conseguenza negativa sugli abitanti dell'area: "La tecnologia prevista dal progetto definitivo - spiega - ancora oggi corrisponde alle Bat, le best available technology, le migliori tecniche disponibili.
    E' facile riempirsi la bocca su tecnoclogie innovative e rivoluzionarie, ma la tecnologia usata deve essere solida, conservabile, senza emissioni per gli abitanti della zona".
    (ANSA).
   

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