"Contro l'abusivismo realizzato a
Ischia bisogna intervenire con le demolizioni perchè si tratta
di case realizzate in zone ad alto rischio idrogeologico e
sismico, ma non ovunque è così: a Casal di Principe contiamo
migliaia di case abusive che rappresentano prime case, e che non
vanno abbattute come più volte proposto perchè realizzate con
sacrificio, in zone dove non c'è alcun rischio di dissesto per
il territorio, da persone non abbienti in anni in cui lo Stato
non c'era e la camorra comandava". Renato Natale, sindaco di
Casal di Principe (Caserta), da anni si batte per "trovare una
soluzione praticabile e di buon senso all'abusivismo", ed oggi
dopo la tragedia di Casamicciola ad Ischia, è ancora più
convinto della bontà della sua scelta.
"A Casal di Principe - spiega Natale - non ci sono montagne
che franano come ad Ischia, nè dunque criticità idrogeologiche o
particolari vincoli paesaggistici o storici, ma molte case
abusive sono state edificate quando non c'era il piano
regolatore comunale (arrivato solo nel 2006), e soprattutto in
periodi in cui lo Stato era assente e la camorra padrona. Queste
case, se sono prime e uniche case, vanno salvate per non creare
probemi sociali e anche perchè abbatterle costa troppo, circa
150mila euro; avevamo proposto che le case per cui era stata
emessa ordinanza di abbattimento e che passano al Comune dopo
che il proprietario non ha provveduto alla demolizione entro 90
giorni, possano essere utilizzate, previa verifica circa
l'assenza i vincoli, per persone bisognose. L'ex ministro Mara
Carfagna sembrava aver trovato un accordo con le altre forze
politiche, poi tutto è saltato". Per Casamicciola Natale chiede
inoltre un piano concreto dello Stato con l'indicazione precisa
dei fondi per abbattere, della delocalizzazione dei residenti,
delle modalità di smaltimento dei materiali di risulta,
altrimenti è solo ipocrisia. E non è giusto prendersela con il
sindaco, se poi a livello nazionale si fanno continui condoni".
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