Il clima di festa per la prima
partita disputata all'Arechi dalla Salernitana e l'intento
benefico che era alla base del 1° trofeo Angelo Iervolino
(l'incasso del triangolare è stato interamente devoluto all'Ail)
sono stati in parte guastati da una maxi-rissa avvenuta sul
terreno di gioco.
Tutto è accaduto nei minuti finali del secondo mini match,
quello tra Salernitana e Adana Demirspor, nella tarda serata di
ieri. Sul risultato di 3-1 in favore della formazione di
Vincenzo Montella, un calciatore turco ha fermato con uno
spintone il calciatore della Salernitana, Boultam. Ne è nato un
battibecco che, nel giro di pochi istanti, si è trasformato in
un capannello rovente che ha coinvolto praticamente tutti i 22
calciatori presenti in campo e anche molti componenti delle
panchine.
Miele di Nola, l'arbitro dell'incontro, ha avuto il suo bel da
fare per riportare la calma e, alla fine, ha estratto quattro
cartellini rossi all'indirizzo di Fazio e Lassana Coulibaly per
la Salernitana e di Akaydin e Rodrigues per i turchi.
Le tensioni sono durate diversi minuti, al punto da rendere
necessario anche l'intervento degli agenti della Digos che erano
in servizio a bordo campo. Dopo diversi minuti la situazione è
tornata alla normalità ed il gioco è ripreso con entrambe le
squadre in nove uomini. "Della rissa non ho visto nulla e mi è
anche dispiaciuto perché l'atmosfera era di festa", ha detto in
conferenza stampa il tecnico della Salernitana, Davide Nicola.
"Però questo ti fa anche capire che le amichevoli per gli atleti
esistono relativamente, si vuole subito competere o determinare.
È chiaro che per il trofeo in palio si poteva evitare da tutti i
punti di vista. Come sempre guarderò i miei giocatori e gli dirò
cosa penso".
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