Il centro Paradiso, lo storico
campo di calcio di Diego Armando Maradona, a Napoli, è
ufficialmente in vendita. Inaugurato nel 1975, all'epoca di
Totonno Iuliano capitano, negli anni d'oro di Maradona e degli
scudetti divenne simbolo del calcio vincente a Napoli. Poi, dopo
il fallimento della storica società, è stato abbandonato ed è
andato incontro negli anni a un inarrestabile degrado: prima
depredato e poi vandalizzato, ora - come si legge sul Mattino -
la proprietà ha avviato le procedure di dismissione. Dunque, il
centro Paradiso di Soccavo è sul mercato e ci si interroga sulla
sua sorte.
L'ex centro sportivo, col suo iconico cancello azzurro, alla
morte di Maradona diventato un tempio laico in memoria del
campione, ha subito assalti di ladri e vandali ed è in uno stato
fatiscente. Secondo il quotidiano napoletano, di trattative
ufficiali non ce ne sono ancora, anche se si parla di una
cordata di imprenditori pronti a recuperarlo per farne un
"centro di eventi", oppure un centro medico-sanitario. C'è poi
un'associazione di giovani di Soccavo, che si chiama appunto
"centro Paradiso", che sogna di rilevare il centro con un
azionariato popolare, per poi rimetterlo in sesto e farlo
utilizzare ai ragazzi del quartiere.
L'assessore comunale Edoardo Cosenza, che parla al Mattino
non tanto come amministratore ma da tifoso appassionato del
Napoli, si dice "felice" della possibilità della vendita della
struttura "perchè significa che potrà finalmente rinascere". Ma,
a suo avviso, "non esiste altro percorso se non quello della
creazione di un centro sportivo, magari con la possibilità di
ospitare eventi, ma con lo sport al cuore dell'iniziativa
imprenditoriale. Anche perchè riportare in vita la 'casa' del
Napoli di Maradona, secondo me, può rappresentare un momento di
crescita per tutto il quartiere".
Del resto, tecnicamente il centro Paradiso è una
"attrezzatura di quartiere" e la sua unica destinazione è quella
sportiva: certo, una modifica è possibile, ma servirebbe il
consenso del Consiglio comunale. Ipotesi remota per quello che,
nonostante il degrado e l'abbandono, resta a Napoli il simbolo
del calcio e di Maradona.
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