(ANSAmed) - BRUXELLES, 12 DIC - E' nell'ordine delle centinaia di migliaia di euro l'importo in contanti sequestrato nell'abitazione della vicepresidente dell'Eurocamera Eva Kaili e nelle borse che suo padre trasportava quando è stato fermato dalle autorità. Il denaro non è stato ancora contato ma, secondo il quotidiano belga L'Echo le prime stime parlano di oltre 750mila euro in tagli da 20 e 50 euro: seicentomila euro erano nella valigia portata dal padre di Kaili e il resto nell'abitazione dell'eurodeputata greca. L'autorità ellenica per l'antiriciclaggio, nel frattempo, ha congelato tutti i beni della vicepresidente dell'Eurocamera.
Il provvedimento dell'Autorità greca antiriciclaggio riguarda "conti bancari, casseforti, aziende e qualsiasi altro bene finanziario", riporta Le Soir citando il presidente dell'organismo Haralambos Vourliotis. Il congelamento dei beni, secondo la stessa fonte, colpisce anche i familiari stretti di Kaili, come i suoi genitori. Nel mirino dell'Autorità c'è anche una società immobiliare di recente costituzione nel quartiere chic ateniese di Kolonaki, che sarebbe stata creata dall'eurodeputata 44enne e dal suo compagno italiano, aggiunge il giornale belga.
"Le accuse contro il vicepresidente del Parlamento europeo sono estremamente preoccupanti, molto gravi, è una questione di fiducia delle persone nelle nostre istituzioni, e questa fiducia richiede i più alti standard di indipendenza e integrità. Ho già proposto la creazione di un organismo etico indipendente che copra tutte le istituzioni dell'Ue", ha detto la presidente della commissione Ue Ursula von der Leyen rispondendo ad una domanda sul Qatargate.
Intanto il gruppo The Left, in apertura della Plenaria, chiederà che si tenga un dibattito e si voti una risoluzione al Pe sul Qatargate. Lo ha annuncia su twitter la co-presidente del gruppo della sinistra, Manon Aubry, sottolineando che "se la nostra proposta di risoluzione sarà sostenuta dagli altri gruppi, la voteremo questa settimana. Dovrà essere molto ferma nella condanna di questi atti e negli insegnamenti da trarre per l'attuazione di regole molto più severe". Aubry sottolinea che il suo gruppo proporrà "una commissione d'inchiesta per far luce sui fallimenti delle istituzioni europee e sulle regole etiche attualmente in vigore" (ANSAmed).