(ANSA) - IL CAIRO, 15 NOV - La siccità in Somalia, e i suoi
spaventosi effetti, sono sotto gli occhi dei media creando
sgomento in Europa ma c'é anche una dimensione scientifica di
questa osservazione che è affidata a un progetto Fao di cui è
stata sottolineata l'importanza oggi a margine della Cop27 a
Sharm el-Sheikh.
Questo progetto dell'Organizzazione delle Nazioni Unite per
l'alimentazione e l'agricoltura (Fao) si chiama "Swalim" (Somali
Water And Land Information Management), ha ricordato all'ANSA il
manager che lo dirige, Ugo Leonardi.
Swalim, fra l'altro, raccoglie dati idrometeorologici e
produce previsioni settimanali sulle piogge. Quando poi accade
qualche disastro come la siccità in corso, il progetto analizza
dati sul campo incrociandoli con immagini via satellite e
stilando bollettini che vengono messi a disposizione di tutte le
agenzie del governo somalo e delle Nazioni unite. Queste
informazioni vengo poi incrociate ulteriormente, da parte di
altre unità della Fao che che si occupano di "food security",
con dati di diversa natura, ad esempio sulla denutrizione o
sull'andamento dei prezzi.
Il progetto ha una piattaforma da cui vengono tratte
informazioni sulla situazione attuale basandosi su dati relativi
a temperatura, vegetazione e precipitazioni, ha sottolineato
ancora Leonardi parlando al telefono da Mogadiscio.
Swalim è attivo da 20 anni: dopo la caduta del
dell'ultraventennale dittatore Siad Barre nel 1991, in Somalia
per un decennio non furono raccolti dati idrometeorologici. Il
progetto, nato per colmare questo vuoto, ha continuato poi a
farlo espandendo gradualmente l'ambito di raccolta dati anche ad
altri aspetti come la "degradazione del suolo" e mappature
dell'agricoltura, ha ricordato il manager con un passato di
esperto di telerilevamento e interpretazione di immagini da
satellite.
Dopo aver raccolto, elaborato, analizzato e archiviato
informazioni e dati ambientali in tutta la Somalia, lo Swalim ha
creato sei piattaforme fra l'altro su clima, immagini
satellitari, inondazioni, siccità per rendere i dati accessibili
a utenti e partner.
"Per milioni di somali, la capacità di resistere agli shock
climatici si è completamente deteriorata": come riporta la
filiale somala dell'organizzazione Onu, lo ha detto il
rappresentante della Fao in Somalia, Etienne Peterschmitt,
parlando all'incontro sui "rischi climatici per le risorse
idriche" in cui è stato segnalato il ruolo di Swalim. (ANSA).