(ANSA) - GAETA, 17 GIU - Le imprese del sistema mare
aumentano negli anni della pandemia con una crescita trainata
dal settore della sostenibilità. Tra il 2019 ed il 2021, la base
imprenditoriale della Blue Economy si espande del 2,8% con un
saldo di +6.106 imprese, in controtendenza rispetto alla
contrazione del totale dell'economia (-0,4%). Sono a i dati del
X Rapporto sull'Economia del Mare, realizzato da Unioncamere e
dal Centro Studi Tagliacarne per la Camera di Commercio di
Frosinone Latina, presentato al primo Summit Blue Forum Italia
Network a Gaeta.
Il primo settore per incremento è quello delle attività di
ricerca, regolamentazione e tutela ambientale (+11,2% con un
saldo di +959 imprese). Le attività aumentano anche nei settori
dei servizi di alloggio e ristorazione (+5,1% con +5.134
imprese), della movimentazione di merci e passeggeri via mare
(+2,4% con +286 aziende) e delle attività sportive e ricreative.
Risulano in calo invece la filiera ittica, quella cantieristica
e l'industria delle estrazioni marine.
"Il mare nella sua complessità significa un importante
apporto al prodotto interno lordo di questo paese in maniera
diretta e soprattutto indiretta e anche un apporto
sull'occupazione, soprattutto al Sud", osserva il presidente di
Unioncamere, Andrea Prete. Nel 2020 della pandemia il valore
aggiunto dell'economia blu era pari a 51,2 miliardi di euro, in
calo del 13,6% rispetto all'anno precedente, e contava 921 mila
occupati. (ANSA).