Il ministro delle Infrastrutture e
mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, si appella al nuovo
governo per portare avanti i dossier aperti, a partire dalla
legge sulla rigenerazione urbana. "Uno dei miei grandi
dispiaceri è non essere riuscito a portare in porto la legge
sulla rigenerazione urbana, attesa da 10 anni, a causa della
crisi di governo non è stata approvata dal parlamento e mancava
una settimana per l'approvazione al Senato", dice Giovannini al
forum di ANSA e Asvis "Voci dal futuro" in occasione del
Festival dello sviluppo sostenibile.
"Dopo un anno di lavoro, tutte le forze politiche avevano
concordato su un testo spero che il governo e il nuovo
parlamento ripartano da lì e rapidamente procedano", è
l'auspicio del ministro uscente. Giovannini spiega che "i
prossimi 20 anni saranno gli anni o della rigenerazione urbana o
del disastro delle nostre città, dalle periferie a proprio gli
edifici".
Un altro tema caldo è la revisione del codice dei contratti
che deve essere completata dal nuovo governo, "è una
rivoluzione", per Giovannini, "ci saranno criteri premiali per
quelle imprese che scelgono materiali legati all'economia
circolare, nuovi modi di costruire nel segno della
sostenibilità, rispetto dei lavoratori e impegno perché anche i
subappaltatori abbiano le stesse condizioni di sicurezza e così
via. "Il vero tema - osserva - è dare una prospettiva di medio
termine al settore delle costruzioni, attrarre nuovi operatori e
rafforzare gli esistenti".
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