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Innovativi e rinnovabili, ecco i porti della eco transizione

Innovativi e rinnovabili, ecco i porti della eco transizione

Legambiente e Enel X indicano la rotta per la decarbonizzazione

ROMA, 12 febbraio 2021, 18:01

Redazione ANSA

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I porti diventano 'verdi' e sono pronti alla transizione ecologica. I capisaldi sono racchiusi in sei azioni chiave: innovazione tecnologica e digitalizzazione, efficientamento energetico degli scali, integrazione tra porti e rete ferroviaria ('corridoi green'), progressiva elettrificazione dei consumi con fonti rinnovabili e supporto all'adeguamento degli scali e della flotta navale. A delineare la strada per la lotta alla crisi climatica attraverso la decarbonizzazione del trasporto marittimo ci pensa il nuovo rapporto 'Porti verdi: la rotta verso uno sviluppo sostenibile', messo a punto da Legambiente e Enel X.
    Un percorso - viene spiegato dal documento - che è "un'importante opportunità di innovazione, rafforzamento della filiera industriale del Paese e di riduzione dell'inquinamento nelle città portuali italiane". In particolare, è fondamentale il contributo tecnologico che può arrivare dal 'cold ironing', cioè dalla possibilità di abbattere le emissioni fornendo energia dalla terraferma alle navi ormeggiate in porto, fino ad azzerarle se la produzione arriva da rinnovabili. Anche perché - dicono - "l'abilitazione al cold ironing dei 39 porti italiani del network TEN-T (la rete trans-europea dei trasporti) permetterebbe ogni anno di evitare la combustione di oltre 635mila tonnellate di gasolio marino". Tra l'altro vengono menzionati casi di successo di cold ironing nel mondo, come a Gothenburg in Svezia, a Rotterdam nei Paesi Bassi, a Los Angeles in Usa, a Vancouver in Canada, a Marsiglia in Francia.
    Il rapporto fa poi riferimento alla prospettiva dell'elettrificazione del trasporto fino a quello a 'zero emissioni' legato all'idrogeno rinnovabile, l'ammoniaca rinnovabile o le batterie da elettricità verde. Mentre sul versante della filiera merci è necessario "integrare le infrastrutture portuali con quelle ferroviarie, in modo da rendere competitiva la logistica", con l'attivazione dei "corridoi 'green'".
    Nello specifico - per Legambiente e Enel X - sono sei le azioni più urgenti da attuare per il 2021: una tariffa elettrica dedicata al cold ironing; introdurre finanziamenti pubblici per accelerare la transizione; avviare il processo di elettrificazione e progressività nell'uso di fonti rinnovabili; road map per l'elettrificazione dei porti; sviluppare infrastrutture ferroviarie nei porti. Con queste azioni sarebbe possibile anche tagliare "l'inquinamento derivante dal trasporto marittimo che rappresenta una quota importante e crescente di emissioni di gas a effetto serra". Basti pensare che le emissioni associate a questo settore "sono stimate in 940 milioni di tonnellate di CO2 all'anno, pari a circa il 2,5% delle emissioni globali di gas serra". E che "se non saranno messe in atto rapidamente delle misure di mitigazione, queste emissioni rischiano di aumentare in modo significativo; secondo lo studio dell'International maritime organization (Imo), le emissioni del trasporto marittimo potrebbero aumentare tra il 50% e il 250% entro il 2050 e compromettere gli obiettivi dell'accordo di Parigi".
   

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