"La nuova legge europea rappresenta
un'importante vittoria per l'ambiente e un primo passo
importante per contrastare l'abuso di plastica usa e getta, ma
l'Italia conferma ancora una volta di avere un approccio miope
che favorisce solo una finta transizione ecologica". Greenpeace
in una nota critica il decreto legislativo che recepisce in
Italia la direttiva 'Sup' e che renderà fuorilegge dal 14
gennaio la plastica monouso.
" La direttiva offriva l'opportunità di andare oltre il monouso
e la semplice sostituzione di un materiale con un altro,
promuovendo soluzioni basate sul riutilizzo", dice Greenpeace
secondo cui
per i prodotti in plastica destinati a entrare in contatto con
gli alimenti (ad esempio piatti e posate) la legge italiana
consente di aggirare il divieto europeo ricorrendo ad
alternative in plastica biodegradabile e compostabile mentre in
base alla norma comunitaria, queste dovrebbero essere vietate al
pari delle stoviglie realizzate con plastiche derivate da
petrolio e gas fossile. Un'ulteriore violazione- dice
Greenpeace- è l'esclusione dall'ambito di applicazione della
direttiva dei prodotti dotati di rivestimento in plastica con un
peso inferiore al 10 per cento dell'intero prodotto. Su questa
tipologia di articoli i dettami comunitari non prevedono
tuttavia alcuna deroga.
" Ci auguriamo -afferma Giuseppe Ungherese, responsabile della
campagna Inquinamento di Greenpeace Italia- che nelle prossime
settimane l'Europa imponga al governo italiano le modifiche
necessarie affinché prevalga la tutela dell'ambiente e della
collettività anziché i meri interessi industriali. Purtroppo c'è
il concreto rischio che venga avviato l'iter per una procedura
d'infrazione»,
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