L'Italia ha 10 anni per ricomporre il
suo grande mosaico naturale. Nell'avvio della decade promossa
dall'Onu alla restoration dei sistemi naturali, il Wwf con la
sua nuova campagna 'ReNature Italy' lancia una sfida di un
grande progetto di rigenerazione della natura del nostro Paese
che sposa la visione ambiziosa su come dovremo trasformare
l'Italia entro il 2030, a partire da oggi. Quattro le parole
chiave: connessione, ripristino, protezione e rewild, cioè il
ritorno in natura di specie importanti. ReNature Italy è la
risposta concreta agli allarmi sulla perdita di biodiversità a
livello globale e nazionale: 1 specie su 2 di vertebrati in
Italia è minacciata d'estinzione, l'86% degli habitat europei è
in cattivo stato di conservazione, perdiamo ogni giorno 16
ettari di territorio naturale sotto la pressione di cemento e
degrado. Per questo la prima richiesta alle istituzioni del Wwf
è quella di riportare al centro della politica il ruolo della
natura, dedicando fondi significativi del PNRR (Piano Nazionale
di Ripresa e Resilienza) alla conservazione e ripristino della
natura, cogliendo la sfida della Strategia Europea per la
Biodiversità e avviando la Nuova Strategia Nazionale per la
Biodiversità al 2030 per recuperare la natura che abbiamo perso.
"In un momento in cui abbiamo la possibilità di tradurre in
azione quello che ci ha insegnato la pandemia, ovvero che gli
ecosistemi naturali sono cruciali per il nostro benessere e le
nostre vite, dobbiamo fare il possibile per ridare spazio alla
natura, ricostruendo quello che abbiamo distrutto - ha
dichiarato Alessandra Prampolini, direttore di WWF Italia - Il
nostro messaggio è semplice: dobbiamo rigenerare l'Italia,
passando da un sistema 'nature negative' ad una sfida 'nature
positive'".
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