"Il tempo è giunto perché lo
sviluppo tecnologico sia orientato al bene comune. Abbiamo
timidamente promosso soluzioni sostenibili nelle nostre
università, ma stiamo rapidamente incrementando il nostro
impegno, grazie anche alla Rus", la Rete delle Università per lo
Sviluppo sostenibile. "Le comunità universitarie sono impegnate
ad affermare la possibilità di un futuro sostenibile attraverso
i loro programmi d'insegnamento, ma anche includendo la
sostenibilità come nuovo paradigma nell'insegnamento di materie
tradizionali". Lo ha sottolineato Maurizio Tira, coordinatore
della Commissione per gli Affari Internazionali della Conferenza
dei Rettori delle Università Italiane (Crui) e rettore
dell'Università degli Studi di Brescia, in collegamento al forum
"Universities in action for the UN 2030 Agenda" organizzato Rus
in collaborazione con il Padiglione Italia e l'Alleanza Italiana
per lo Sviluppo sostenibile (ASviS) al Padiglione Italia di Expo
2020 Dubai.
Moderato da Patrizia Lombardi, presidente della Rus e vice
rettrice del Politecnico di Torino, l'evento ha messo in mostra
le best practice già in corso nelle università italiane per le 3
P: People, Planet e Prosperity.
"Il governo supporta la ricerca scientifica e promuove un
cambiamento radicale di priorità attraverso il Next Generation
Eu", ha sottolineato Tira. "Migliaia di ricercatori saranno
impiegati nei prossimi tre anni e abbiamo un dovere verso le
generazioni più giovani". "Siamo tra le più importanti
istituzioni, come università, quando affrontiamo le sfide per
l'Agenda 2030. Dobbiamo promuovere un nuovo paradigma di
sviluppo nel mondo" e in questo "la scienza deve essere
considerata essenziale per l'umanità, e soluzioni basate sulla
scienza devono essere promosse". In questo senso, "la rete Rus
sta aiutando su questa sfida", ha spiegato.
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