(ANSA) - BRUXELLES, 08 SET - Gestione dei rifiuti, qualità
dell'aria e designazione delle zone protette Natura 2000 restano
i punti deboli dell'Italia in materia di applicazione della
legislazione ambientale Ue. Progressi sono stati fatti su
economia circolare e piani per i bacini idrografici e molto ci
si attende dall'attuazione del Piano nazionale per la ripresa e
la resilienza (Pnrr). E' il giudizio della Commissione europea,
contenuto nella revisione periodica dell'applicazione delle
norme Ue sull'ambiente negli Stati Membri.
Bruxelles ha aperto in questi anni contro l'Italia 18 procedure
di infrazione in materia ambientale, tuttora in corso. Nove di
queste sono nella seconda fase, quella che può portare la Corte
di Giustizia Ue a infliggere sanzioni pecuniarie. L'Italia già
paga multe per milioni di euro per l'emergenza rifiuti in
Campania (sentenza Corte 2015), discariche illegali (sentenza
2014) e scarico delle acque reflue urbane in aree sensibili
(sentenza 2018). (ANSA).