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Superbonus: imprese e sindacati, serve confronto con Regione

Superbonus: imprese e sindacati, serve confronto con Regione

12 sigle scrivono a istituzioni, rischio paralisi edilizia

PESCARA, 16 marzo 2023, 12:43

Redazione ANSA

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Un confronto urgente sui gravi problemi generati dal blocco della cessione dei crediti sul Superbonus, ma anche sulle possibilità che possono derivare dal raggiungimento degli obiettivi internazionali ed europei sull'efficientamento energetico e sulla sostenibilità ambientale: temi che, insieme alla messa in sicurezza antisismica e idrogeologica, possono contribuire a riqualificare il patrimonio abitativo e a far uscire l'intero comparto edilizio abruzzese dall'impasse. Lo chiede, in una lettera alla Regione Abruzzo, ai quattro prefetti e ai sindaci dei maggiori Comuni, un vasto schieramento di rappresentanti di sigle del mondo dell'impresa delle costruzioni (Agci, Ance, Aniem, Casartigiani, Claai, Cna, Confartigianato, Confcooperative, Legacoop) e del sindacato dei lavoratori del comparto (Fillea-Cgil, Filca Cisl e Feneal-Uil).
    "Il decreto approvato dal Consiglio dei Ministri il 16 febbraio interrompe improvvisamente e inaspettatamente la cessione dei crediti e lo sconto in fattura e non risolve il problema dei crediti incagliati legati ai bonus edilizi. Secondo le stime del Governo, si tratta di 19 miliardi di euro, già maturati, che se non pagati mettono a rischio 90.000 cantieri di ristrutturazione delle case delle famiglie in corso in tutta Italia" esordisce la nota. A detta dei firmatari, "la sottovalutazione di questo problema rischia di condannare il Paese a una brusca frenata e a un pericoloso crollo di fiducia.
    Una vera e propria bomba a orologeria che rischia di creare danni enormi per lavoratori, famiglie e imprese. Il blocco del mercato della cessione dei crediti fiscali sta creando una vera e propria crisi sistemica nell'economia italiana: l'impossibilità di cedere sul mercato i bonus determina una carenza di liquidità nelle imprese della filiera delle costruzioni che le porterà, a brevissimo, al fallimento. I posti di lavoro a rischio sono decine di migliaia".
    Nelle previsioni dei sottoscrittori della richiesta, gli effetti di tutto questo "si estenderanno a tutti i settori collegati, ma colpiranno anche le famiglie beneficiarie degli interventi, con il rischio di decine di migliaia di contenziosi con i soggetti realizzatori e con le Autorità preposte ai controlli". Il pool di sigle propone quindi di guardare alle opportunità collegate "agli ambiziosi obiettivi internazionali ed europei sull'efficientamento energetico e sulla sostenibilità ambientale, che impongono stabili strumenti di sostegno pubblico di medio e lungo termine per intervenire sul nostro patrimonio edilizio, tra i più vetusti ed energivori del continente, esposto a elevatissimi rischi sismici e idrogeologici; e che per gli immobili energivori di famiglie a basso reddito, e dunque incapienti, risulterà necessario confermare strumenti quali la cessione del credito e lo sconto in fattura".
   

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